martedì 10 febbraio 2015

slow handmade... il post scomodo che ho sempre voluto scrivere

Non so bene cosa sia successo all'handmade... quindi ho deciso di usare un'altra parola per identificare il mio lavoro: slow handmade

Avrei potuto finire questo post così, magari spiegando che slowhandmade significa ideazione e manualità, rispetto dei tempi di produzione e della materia, fare davvero con le proprie mani, senza ausilii altamente tecnologici... ma l'ho già spiegato qui.

Invece ho deciso di spiegare cosa è successo all'handmade secondo me ( e va bene, come si dice dalle mie parti, mi rode un pochino)

Potrei indorare la pillola...ma questo è il mio blog, posso scrivere quello che penso realmente.

Penso che nel corso degli ultimi anni intorno al fatto a mano si sia sviluppato un business incredibile, riviste e siti del "settore" , aziende che producono diavolerie varie per fare qualsiasi cosa in casa, con le proprie mani, o almeno così dicono.

Tutti son creativi, quindi perchè non puntare su questa fetta di consumatori?
Basta avere un telefono per fare foto e una connessione internet e lanciarsi nel fantastico mondo dell'handmade... oppure no?
Non servirà magari inventiva e manualità? Passione? Voglia di sperimentare e tornare a farlo dopo aver fallito? Ma noooo.. la gente è incostante, dagli qualcosa con cui possa replicare in casa quello che vede in giro e sarà tutta soddisfatta, si sentirà dire "ma davvero lo hai fatto tuuuu?" e risponderà "sìììì, è stato semplicissimo!!!"

Se vai a comprare una macchina da cucire normalissima ti guardano come un'aliena scesa da un pianeta forse rimasto all'età della pietra (quindi non si capisce come saresti arrivata sulla terra..)... la macchina da cucire adesso ha la connessione al pc e ti replica il disegno ricamandolo sul tessuto... non sai disegnare? Ma che importa? Hai la scelta tra migliaia di templates disponibili sul sito...
In pratica tu spingi un bottone.
E poi rispondi "sìììì, è stato semplicissimo"

Ricapitolando, per lanciarsi nel fantastico mondo dell'handmade, serve una discreta disponibilità economica (che questi arnesi diabolici mica te li tirano...) e un master in marketing (perchè essendo tutti creativi, bisogna emergere, studiare, occuparsi di SEO, TARGET, COMUNICAZIONE e milioni di altri aspetti ai quali personalmente sono abbastanza allergica)


Così il fatto a mano diventa un'altra cosa, ma l'ho già detto, forse un miliardo di volte.

Se fosse servito l'avrei detto anche due miliardi di volte, invece no... chi sono io contro le multinazionali specializzate in vernici shabby chic con cui martoriare ogni oggetto sotto mano? Avrei potuto sconfiggere chi produce stampi per fimo a forma di muffin? e soprattutto avrei potuto arginare questo strano fenomeno per cui sembra che l'umanità intera abbia bisogno di un portachiavi con un pandistelle in pasta polimerica?
Ho guardato allibita eserciti armati di pistola della colla... sopportato tutorials e bufere di glitters (che si sa, un oggetto anche ikea se lo immergi nel glitter diventa handmade) affermazioni su quanto fossero creative le fustelle per ritagliare (ma un proprio disegno e le forbici non son meglio?)... e gli stampi... gli stampiiii
Come siamo tutti bravi a fare qualcosa con uno stampo, no?
L'amore per gli stampi sento che mi sta uscendo da ogni poro...

Parliamoci chiaro... si parte tutti da un inizio... si parte tutti non capendo un cavolo.. pensando magari che ad infilare perline da nulla, semplicemente una dietro l'altra su un filo si stia "facendo a mano" un braccialetto.
Ma fidati, non è così.
Oppure non fidarti.

Continua a pensare che per creare qualcosa ti sia necessario seguire i passaggi di una rivista o trovare l'idea in rete.
Continua a pensare che incollare voglia dire fare.
Continua a pensare che le fustelle siano così creative.
E pure gli stampi.
Continua a pensare che per fare un ricamo ti serva ufo robot.

Mi guardo intorno, e per ogni fustella vedo però tanti bravi makers che vanno avanti con le proprie mani e fantasia.
E sinceramente, ogni volta che hanno un successo, o che li vedo, magari anche un po' annaspando come succede, ma tirare dritti verso il loro sogno senza cedere a compromessi, tengo un po' più stretto il mio di sogno.
Loro non lo sanno, ma a volte mi danno la spinta di continuare.
Loro forse non lo sanno, ma li ammiro davvero.













9 commenti:

  1. Io ti ADORO!!! ma già lo sai! ;)

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  2. Clà, sai già tutto. Sappiamo e sento che non siamo in due o tre a pensarla così... aleggia nell'aria una forma di ribellione a tutto questo!
    Possiamo farcela.

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  3. Condivido dalla prima all'ultima parola! Bravissima Claudia.... W l'hanmade quello vero fatto di testa, mani e cuore!

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  4. Condivido dalla prima all'ultima parola! Bravissima Claudia.... W l'hanmade quello vero fatto di testa, mani e cuore!

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  5. e che posso dire? tutto come lo penso anche io (anche peggio veramente). E' difficile mantenere dritta la barra, ma sono convinta che ne valga la pena!

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  6. Ben detto! Non ho altro da aggiungere.

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  7. arrivo qui seguendo un link di Ila. e grazie, grazie,grazie, per questo post. io annaspo in metri di panno e feltro, che disegno, taglio e cucio a mano...ti lascio immaginare cosa provo di fronte a chi crea a suon di fustelle...e sono tante, diamine se sono tante. per come la vedo io andrebbero distinti anche nelle piattaforme di vendita, da un lato gli assemblatori di materiale, dall'altro chi fa davvero. volendo c'è spazio per tutti, ma sono due cose diverse, e se il "cliente" non ne sa abbastanza per capirlo allora che gli venga detto.

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