martedì 10 marzo 2015

osare e sperimentare sempre...

“il bravo artigiano usa le sue soluzioni per scoprire nuovi territori; nella sua mente, la soluzione di un problema e l'individuazione di nuovi problemi sono intimamente legate”
Sennett

Ci sono dilemmi ai quali anche oggi l'uomo non sa trovare soluzione, come se sia nato prima l'uovo o la gallina.
Il dilemma dell'artigiano è: ci sono ancora cose nuove da creare?
Sull'uovo e la gallina non so che dirvi, insomma è un bel rompicampo del quale non riesco a venire a capo, lo aggiungerò alla lista delle cose che non capirò e saprò mai forse, insieme alla storia di Achille e la tartaruga (ci tengo a dire pubblicamente da anni che secondo me Zenone si drogava) e alla genesi del calzino di cui ho parlato nel post precedente.

Rispetto al dilemma dell'artigiano vorrei invece offrire degli spunti:
1) se partiamo dall'idea, dalla rassegnazione, di non poter mettere a frutto il nostro ingegno a pieno, perchè tanto è inutile, ci stiamo autolimitando e sicuramente non inventeremo nulla di nuovo (tecnica, oggetto o altro)
2) a volte abbiamo delle intuizioni... seguiamole per folli che possano sembrare e non buttiamo via progetti solo perchè non vengono bene al primo colpo
3) guardare fuori dagli schemi non nuoce gravemente alla salute, non vi fossilizzate negli schemi imposti da altri o voi stessi.

Magari non inventerete nulla di eccezionale, ma chi può dirlo se non provate?
Non è forse dal lavoro di folli precursori del passato che vengono molte delle cose che oggi reputiamo normali? (credo che Zenone abbia ispirato il doping)

L'unica azione che sicuramente può impedirci di lasciare il segno è lasciar stare.
Come mi ha insegnato a sei anni Michael Ende "Fantasia non ha confini", E anche il potenziale umano.





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